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Una gita comoda e varia

Redazione

lbaldini


sabato 21 maggio – E – Il Monte San Leonardo (m. 1526) da Fiumata


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Siamo in 10 tra vecchi e nuovi escursionisti. L’appuntamento è al bar Gemma.  Caffè, paste assortite e fresche danno un buon avvio al trekking. Posizioniamo le macchine in modo da poter effettuare, per chi lo vorrà al ritorno, l’anello.
Comincia il percorso subito in salita tutto all’interno di una faggeta di grandi e imponenti alberi. Foglie fresche e tenere sui rami, secche e scrocchianti sul terreno. Bruno guida il gruppo con la sua andatura molto attenta ai tempi e alle difficoltà di ognuno. Dopo due ore di cammino arriviamo in una raduna la cima del monte San Leonardo. Ti aspetteresti un piccolissimo pianoro roccioso con grande croce. Niente di tutto ciò. Ci sistemiamo sul bordo del bosco a metà tra sole e ombra e consumiamo il pranzo. Non abbiamo molta fame, siamo più che altro stanchi e sudati. Un po’ di chiacchiere, qualche piccolo racconto di escursioni passate, pochi minuti di sonnellino e via in piedi per ripartire. Due persone torneranno indietro per la stessa strada e gli altri chiuderanno l’anello attraverso un sentiero un po’ più lungo e scosceso. L’ultimo tratto occupato da molti sassi sarà sdrucciolevole e provocherà  qualche scivolata. In poco più di due ore arriviamo alla macchina che porterà i guidatori al punto di partenza per recuperare la propria auto.
Il bar Gemma offrirà ancora qualche cannolo rimasto dall’intensa giornata di festeggiamenti  (battesimo) birra, succhi di frutta, patatine.  Poiché stiamo “tornando alla normalità” tutti e otto disposti su un unico tavolo consumiamo ciò che abbiamo ordinato, scambiamo le ultime chiacchiere. Ci separiamo ringraziando Bruno per la bella giornata di trekking in un paesaggio ampio e sorprendentemente vario. Fiori gialli, viola, alberi fioriti e profumati ci hanno accompagnato per tutto il tempo e come dice Stefania questo dell’anno è il mese più bello perché caldo ma pieno di fiori.
Si possono trascorrere giornate piacevoli nella natura vivendo rapporti amichevoli e sinceri, immaginare vacanze, escursioni.
Nello scrivere queste poche righe non ho potuto non pensare alla pandemia che stiamo attraversando dal 2020 né dimenticare i dolori e le sofferenze causate dalla guerra.

Antonietta


Pensa agli altri

Mentre prepari la tua colazione, pensa agli altri,
non dimenticare il cibo delle colombe.
Mentre fai le tue guerre, pensa agli altri,
non dimenticare coloro che chiedono la pace.
Mentre paghi la bolletta dell’acqua, pensa agli altri,
coloro che mungono le nuvole.
Mentre stai per tornare a casa, casa tua, pensa agli altri,
non dimenticare i popoli delle tende.
Mentre dormi contando i pianeti, pensa agli altri,
coloro che non trovano un posto dove dormire.
Mentre liberi te stesso con le metafore, pensa agli altri,
coloro che hanno perso il diritto di esprimersi.
Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso,
e dì: magari fossi una candela in mezzo al buio.

Mahmoud Darwish
(1941-2008)
poeta palestinese, considerato tra i maggiori poeti del mondo arabo


3 Comments

  1. Patrizia ha già detto tutto: una poesia da tenere sul comodino e anche a mente. Grazie Antonietta

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