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L’aria è democratica

Redazione

lbaldini



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30 giugno 2023 – Turno di volontariato alla mensa Caritas di via Marsala


Il ponte di San Pietro e Paolo invoglia alla gita e il numero dei volontari alla mensa Caritas si assottiglia, gli utenti no, gli utenti sono sempre tanti. La squadra di Arcoiris è composta solo di quattro persone, ma in quest’occasione debutta la giovane Michela. A coprire il turno con noi diversi esponenti del largo mondo cattolico.

Si dice che il caldo abbassi notevolmente i livelli di inibizione e che le persone colpite dalla canicola perdano ogni ritegno nel vestirsi. Questo cambiamento stagionale alla mensa di via Marsala non si avverte, qui l’abbigliamento è  sempre molto diversificato, l’estate non incide, col caldo o col freddo ognuno si veste come può o come gli dice il proprio cervello. C’è chi viaggia rigorosamente in infradito e chi ha scarponcini adatti ai sentieri di montagna, c’è chi indossa camicie linde e ben stirate e chi si nasconde intorcinandosi con enormi fazzolettoni.
Il caldo invece influisce molto sulle relazioni umane. In sala il tappeto sonoro di sottofondo è molto più alto del solito, sono tante le persone che parlano fra di loro, qualcuno sposta delle sedie da un tavolo all’altro  per poter far gruppo. In inverno l’atmosfera sembrava più grigia, silenziosa, più bloccata. 
Di sicuro tra i tavoli aumenta l’elettricità, anche l’insofferenza. Di tanto in tanto si alzano degli strepiti di qua o di là, qualche urlo, un po’ di rissa verbale. Come tuoni di temporali estivi le urla fragorose invadono la mensa e poi misteriosamente si inabissano nel brusio generale.
Oggi a me tocca il libro firme, cioè ho il compito di far firmare la presenza agli utenti e di consegnare loro il tagliando per accedere alla linea della distribuzione del cibo.

L’ultimo giorno del mese comporta anche il conteggio delle presenze mensili: un utente curioso controlla i miei calcoli e, con un gran sorriso, esclama: “trenta! Oh, ‘sto mese ho spaccato, non so’ mancato mai!” Un altro, le cui presenze non superano il numero di quindici, con un sorriso sardonico esclama: “eh, stavolta vi ho fatto risparmiare!”

Il pomeriggio vola, l’afflusso è costante e numeroso, l’impressione è che l’utenza col passare dei mesi si vada via via allargando. 

Quando usciamo  tanti ospiti dell’ostello sono seduti nel cortile coperto antistante la mensa, prendono un po’ d’aria, cercano un po’ di refrigerio dalla calura romana.
L’aria della nostra città forse non è molto pulita, ma sicuramente è democratica, spetta a tutti in uguale misura. 

Luciano B.

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