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Curavano come l’acqua Paola

Redazione

lbaldini


Domenica 16 aprile 2023: Al Parco degli Acquedotti per onorare la “Regina acquarum”


Sarà che si respira aria di primavera, sarà che piano piano ci sentiamo più sicuri in pianura ma all’appuntamento al Parco degli Acquedotti siamo un bel po’. Ci sono anche Lucilla e Luciano, che non verranno, ma passano a salutarci e ci coccolano come piace a noi…….con un bel vassoio di bignè!!

Siamo in tanti al Parco degli Acquedotti oggi, si respira un’aria festosa fra pranzi sul prato, feste di compleanno, bambini che giocano, sportivi, persone a passeggio con i cani …anche noi ci avviamo con lo stesso spirito: chiacchieriamo, passeggiamo, facciamo foto.

Imponenti gli acquedotti ci osservano dall’alto della loro storia millenaria a volte delimitando il nostro orizzonte a volte accompagnandoci a lato. Il plurale è d’obbligo: 11 acquedotti (non mi sto sbagliando sono proprio 11!!) sono quelli antichi e 5 sono quelli moderni. Mica per caso chiamavano Roma “Regina acquarum”!! Fra i più antichi l’acquedotto Claudio – dell’imperatore che finì di costruirlo –   raccoglieva acque di prima qualità dalle sorgenti della valle dell’Aniene e terminava a Porta Maggiore. L’Anio Novus è il più lungo di tutti e corre per 87 chilometri con una portata giornaliera di 2274 litri al secondo ed è  suo contemporaneo. Ha un percorso simile e incrocia l’Acquedotto Claudio con cui cammina per arcate condivise che possiamo vedere durante il nostro percorso.

L’unico tra gli acquedotti antichi ancora in funzione è quello dell’Acqua Vergine nonostante siano trascorsi più di venti secoli dalla sua costruzione. Ancora oggi alimenta le acque dei capolavori artistici più ammirati e fotografati di Roma: la Fontana di Trevi, la Barcaccia di Piazza di Spagna, la Fontana dei quattro Fiumi di Piazza di Spagna.

Mi ha sorpreso scoprire il particolare rapporto che i romani avevano in epoca rinascimentale con l’acqua della loro città. Conoscevano i luoghi delle sorgenti, i percorsi degli acquedotti e dove entravano in città, conoscevano la qualità delle acque al punto di poterne dissertare e scherzare. Poiché avevano stabilito che l’Acqua Paola – portata in città dall’acquedotto omonimo – era molto leggera, e quindi poco curativa, usavano dire che certi farmaci o certe abitudini cosiddette salutari “curavano come l’acqua Paola”. 

La sorpresa per tutti, invece, è stato l’arrivo di Gualtiero, il nostro amatissimo Presidente Onorario, che ci ha fatto compagnia per un tratto del percorso facendoci davvero contenti.

La passeggiata non è faticosa e ci dà la sensazione di esserci rimessi tutti in moto tant’è che si chiacchiera anche delle prossime escursioni.  Fernando, forse ispirato dai possenti archi, conia un nuovo nome per la nostra associazione: “Archeoiris”…..parlando di futuro… ci potrebbe stare!!!

Rossella G.

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