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E tra le donne, c’era Nadia

Redazione

lbaldini


domenica 5 maggio 2024
Giornata dedicata a Nadia

Il tema di quest’anno sarà “L’insopportabile barbarie della violenza sulle donne”.


La giornata per Nadia comincia bene, c’è il sole su via dei Castani, l’aria di città è frizzante e maggiolina.
La Domenica al n. 116 di via dei Castani, dove arriviamo alla spicciolata, è senza il solito rumore di auto: in quel tratto, chiuso al traffico, si svolge anche un mercato di prodotti artigianali. Siamo qui, in un cerchio spontaneo e colorato di Arcoiris, per inaugurare una Panchina Rossa, un arredo urbano. Un semplice arredo urbano? Una comodità dei percorsi cittadini? Certamente no, infatti è rossa ed è molto di più: un monito (Non c’è amore senza rispetto) un aiuto in emergenza (Sei vittima di violenza o stalking? Chiama il 1522) un motivo di riflessione, da quando, ci spiega Luciano, l’installazione artistica
che richiamava l’attenzione sulla violenza alle donne, realizzata con scarpe rosse su una panchina dipinta di rosso, è diventata un simbolo universale. Per iniziativa dei nostri associati e con il contributo “a pennello” di alcuni di essi, oggi intorno alla panchina ritroviamo le parole della politica, attraverso Tatiana Procacci, (Pari Opportunità) e del Presidente del Municipio che intervengono a rappresentare le iniziative contro la violenza di genere che loro sostengono, attualmente, nelle istituzioni. In questa
giornata per ricordare Nadia infatti si fa il punto della situazione e si ragiona sulla condizione delle donne. Il percorso quindi attraversa qualche chilometro nel quartiere dove Nadia ha abitato i luoghi della politica degli anni ‘70. Ci fermiamo davanti al Consultorio di via delle Resede proprio per ricordare le assemblee stabili, costituite in quegli anni, per favorire l’autocoscienza femminile, sì ma anche perché
tra donne, ci si divertiva! Il tempo che le ragazze passavano insieme, ha fatto dei Consultori un presidio a tutela dei diritti; ha generato la stagione di lotte progressiste che ben conosciamo, e che sono state una spinta di libertà per l’intero corpo sociale. Purtroppo nulla si acquisisce per sempre, e il nostro cammino si ferma a ricordare le uccisioni di donne di qualsiasi età che subiscono il desiderio di potere, di uomini che vogliono fare da padroni senza essere nemmeno padroni di se’. Massimo legge, per chi è arrivato
alla panchina rossa di Villa Gordiani, il discorso che il padre di Giulia Cecchettin ha voluto rivolgere alla società italiana. Concordiamo con lui quando sostiene che occorre cominciare presto, a liberare i bambini dagli schemi di violenza e sudditanza che respirano ovunque. La compagnia si scioglie momentaneamente: alcuni si dirigono subito alla sede dell’Associazione amica “La Primula” che ospita
spesso i nostri incontri romani, altri vi affluiranno nel pomeriggio per proseguire la giornata e per il conferimento del premio intitolato a Nadia per l’anno 2024. Nella sala, nel pomeriggio, ci sistemiamo pronti ad ascoltare testimonianze e parole, i versi della poetessa Norma, che ricorda quattro italiane
importanti della nostra storia, in Quattro Rose, poesia che leggiamo insieme, e versi ritrovati nella scrittura che Nadia ci ha lasciato. Poesie giovani, che portano la leggerezza della sua primavera, ma
anche la forza della sua consapevolezza, già piena, adulta. Per ragioni anagrafiche, molte delle persone che si associano in Arcoiris, rivivono quella freschezza dei desideri che si avevano a vent’anni. Anche perché la sorte delle battaglie ingaggiate allora rimane da determinare: ce lo ricorda Caterina quando
leggendo un ciclostilato del ‘79 ci chiarisce che la distanza tra ieri ed oggi è sottile……. fino alla
trasparenza. Il premio quest’anno è andato all’Associazione Cittadini del Mondo e con grande interesse ascoltiamo dalla voce della Presidente, la storia dell’Associazione, nata all’interno di insediamenti spontanei e occupazioni, per il sostegno alla salute dei migranti e della popolazione più emarginata, per cui l’accesso alle cure è di fatto impedito da mille ostacoli che non sono sulla carta ma si annidano nella
realtà quotidiana. Superarli è stato un impegno cruciale di Cittadini del Mondo e della Presidente, che è stata anche in servizio come medico del Servizio Sanitario Nazionale durante la Pandemia. Poi da cosa nasce cosa e l’Associazione offre anche altro sostegno ai Cittadini del Mondo, corsi di lingua, per esempio, e fornisce una mediazione culturale accogliente ai bambini e i ragazzi in età scolare. Le foto di rito seguono i sentiti applausi…… E intanto si è fatto il tramonto, quel certo languorino che coglie i
Gastroirisiani, trova gioia e ristoro all’aperto, tra fave, pecorino ed altri aperitivi. Sgranocchiando, quanti altri discorsi filano, da intrecciare ancora… e tra le donne, presenti, passate e future, naturalmente c’è Nadia.

Laura M.

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