Resoconti

una carovana di gobbi

Redazione

lbaldini

sabato 1° marzo – Monte Lupone (m 1378) sopra Segni (Monti Lepini)

Escursione Arcoiris del 01.03.2008: Monte Lupone nei Monti Lepini
Titolo: i 15 stoici
Sottotitolo: che tempo da Lupo(ne) !
Questa gita di un giorno si è svolta di Sabato e non di Domenica, come sarebbe da tradizione
Arcoiris. Ho sentito qualche commento positivo su questa scelta, ma la meteorologia non ha certo
favorito questa iniziativa, specie se si scopre, che durante la Domenica successiva il tempo era
decisamente migliore, per non dire che era proprio bello. Non so, se ci siano state di Sabato altre
gite Arcoiris di un solo giorno, ma per me è stata la prima volta. Forse, come in tutti i battesimi,
l’acqua è un elemento imprescindibile.
Questa volta eravamo in 15: 11 partiti da Largo della Primavera ed altri 4 aggiunti al secondo
appuntamento a Colleferro. La dirigenza era rappresentata solo dal presidente in seconda, il cui
ginocchio ha retto quasi fino alla fine. La presidenza e l’amministrazione (compreso l’insuperabile
maestro dei resoconti Gualtiero) tornavano (all’asciutto) da una settimana in montagna, mentre
Benedetto andava a cogliere i fiori a Villa Panfili.
Il tempo grigio e minaccioso si è tradotto in pioggia e vento subito dopo la partenza al Campo di
Segni, nonostante le rassicurazioni del meteo di RAI2 poco prima delle 07.00 della stessa mattina.
Dopo 20 minuti anche gli ultimi avevano indossato la mantellina. Un altro andava sul sicuro e si
era dotato anche di un ombrello color fuksia (non facciamo nomi, ma solo cognomi: Baldini): forse
ha approfittato della pioggia per innaffiare i fiorellini sul disegno dell’ombrello. Peppe si è già
presentato all’appuntamento di Colleferro con un copricapo per paura di bagnarsi i “capelli”. Dato
che le mantelline, che tutti indossavano, coprivano anche gli zaini, sembrava una carovana di
gobbi, forse in onore di un gobbo molto famoso, ormai ultraottantenne, originario proprio di Segni.
La salita, come tutto il resto, era costantemente in mezzo alla nebbia (visibilità sotto i 100 m,
velocità max 50 km/h), anche se si poteva intuire il paesaggio con pratoni e faggete. Arrivati sulla
parte più libera della cresta, nonostante la nebbia, abbiamo potuto goderci una veduta marina, o, se
preferite “di Marina” (una dei 15 del gruppo). Peccato, che nessuno del gruppo si chiamasse
“Appennino Centrale”, per potere completare la vista anche in direzione del versante opposto.
Arrivati in cima, la vocazione gastroiris non ha avuto il sopravvento, come abitualmente, ma
freddo, pioggia e vento hanno indotto a scendere, non prima di un supplemento di ricerca per
trovare il sentiero di discesa. Dopo un’ora e mezza di discesa, non senza “sederate” sul fango, siamo
giunti nuovamente alle nostre vetture, dove è cominciata la corsa all’abbigliamento asciutto (per chi
ne disponeva), mentre una simpatica famiglia di maiali scorrazzava sul Campo di Segni non
lontano da noi. Dato il tempo sempre inclemente e ventoso, ci siamo spostati nella zona alta di
Segni vicino alle mura poligonali (per non tradire la nostra profonda vocazione culturale), per
consumare un rapido spuntino, vino compreso. Il vino era una espressa richiesta di Paola, che ne
aveva lamentato l’assenza nell’escursione precedente. D’altronde ne aveva ben diritto, essendo stata
l’unica, da buon abruzzese, con i pantaloncini corti.
Peccato per il tempo, che ha impedito di potere apprezzare a pieno il paesaggio e la veduta marina
(questa volta non di Marina). E’ spuntata l’idea di ripetere più in là questo giro, per esempio in
autunno. Se pò fa’ !
Alla prossima, stoici di Arcoiris !
Andreas

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