Resoconti

un’enclave siciliana in Toscana

Redazione

lbaldini

Sabato 29 e Domenica 30 maggio – Camminare sui sentieri della Costa degli Etruschi.

Camminare sui sentieri della Costa degli Etruschi: ti ricordi?
prima puntata di un resoconto in progress
Sabato scorso ero al Palasport alla manifestazione del PD (a proposito vi consiglio di vedere i video degli interventi di Fabrizio Gifuni e di Mila Spicola) e sono stato colpito dalle affermazioni di Don Vinicio Albanesi.
Parlando della povertà nel nostro Paese diceva: “…l’assegno di accompagno viene destinato a quel milione di dementi con 650.000 malati di Alzheimer che oggi vivono in Italia. La vendetta della natura, la vendetta della storia. Noi c’abbiamo l’iPhone, l’iPad, lo smartphone e moriamo dementi, la natura si vendica. Sette telefoni, quattro PC e alla fine non raccapezzi manco dove abiti, perché è questo quello che ci aspetta alla fine.
Campi fino a 90 anni però rincoglionito … non raccapezzi manco come te chiami!”.
Insomma qua ci si allunga la vita ma le facoltà mentali??
E allora come si fa a ricordarsi i particolari di una gita che si è svolta il 29 e 30 maggio?
Poiché ormai sono passati parecchi giorni e la memoria non è proprio il mio (nostro?) forte, durante l’escursione di Marsia, ho pensato di dire a Caterina: “perché non provi a scrivere qualche ricordo e magari chiedi agli altri partecipanti di integrare il tuo resoconto?”
Caterina s’è scordata di fare il resoconto!!!!
A questo punto tiro fuori qualche brandello della mia memoria e inizio io.
Ecco quello che mi ricordo della gita in Toscana.
“Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra
e un pianoforte sulla spalla…
come i pini di Roma la vita non li spezza
questa notte e ancora nostra, …” .
No! questo è Venditti!! Sarà che sono in corso gli esami di maturità!
Che confusione.
Ci riprovo.
Io mi ricordo un viaggio d’andata che doveva essere tormentato da file e traffico bestiale e che invece è andato liscio come l’olio. Mi ricordo una compagnia numerosa, allegra e buongustaia. Mi ricordo che l’ostello di Campiglia era un’enclave siciliana in Toscana. Mi ricordo il discorrere
accalorato di un ragazzo/gestore impegnato in politca e incazzato con il mondo. Mi ricordo una calda giornata di sole su stradine che costeggiavano antiche cave e paesaggi straordinari. Mi ricordo il circolo Arci di Suvereto, gli anziani seduti sulla panchina davanti al circolo, la sensazione di stare
a casa! Mi ricordo le lucciole fuori dell’Ostello tra una portata e l’altra, mentre i succhi gastrici faticavano più degli operai cinesi. Mi ricordo la bellissima Populonia e mi ricordo i duetti tra Guerrino e la brava guida della necropoli etrusca.
E poi… boh, ma non vi basta?
Ah dimenticavo! Grazie a Marina e Cinzia perfette guide e incantevoli amiche. E ora tocca a voi, voi che in Toscana c’eravate cosa vi ricordate?
Un caro saluto,
Luciano
Roma, 23 giugno 2010

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