racconti dalla quarantena

Farò tutte le passeggiate

Redazione

lbaldini

Tutti fermi: racconti dalla quarantena: resoconti di giornate fra cucina e soggiorno percorrendo viaggi fantastici o meno.

16 marzo 2020

Allora procediamo con ordine,

risveglio alla stessa ora come quando devo uscire di casa per andare al lavoro (cambierà questo fuso orario?) colazione, si lo so ci sono le fette biscottate ma stamattina , solo stamattina (e ieri mattina e ieri l’altro mattina) faccio colazione con i biscotti al cioccolato (ma con farina integrale bada bene!) ,

mi vesto? non mi vesto? mi vesto, oggi è probabile un collegamento via skype con i colleghi e bisogna pur mantenere un certo decoro

guardo gli ultimi 150 video arrivati sui vari gruppi wa

accendo il computer e mi collego a quello del lavoro, in effetti questo smart working funziona, riusciamo a fare tutto da casa , certo ti manca il contatto umano, ma anche la collega della porta accanto che parla a voce alta, sputa sentenze e “pare che lavora solo lei” e in più c’è la musica, è vero il mio stereo mi ha abbandonato proprio adesso, ma in quest’era tecnologica non ci perdiamo d’animo ed ecco spotify con le compilation create proprio per me …

che ora si sarà fatta? E’ già l’ora dello spuntino di mezza mattina, perché è vero che la dieta è saltata, ma la pausa di metà mattina e di metà pomeriggio va rispettata …un frutto ? Vada per il frutto anche se ho comprato quei biscottini tanto buoni …frutto!

pausa pranzo, cerco di mangiare sano però 2 di quei biscottini tanto buoni…già lo so dovrò partecipare a tutte le passeggiate di arcoiris per smaltire i chili da quarantena…

e adesso arriva il momento clou della giornata, l’appuntamento delle 18 affacciata alla finestra di via Paruta, si lo so oggi nessun flash mob ufficiale ma gli studenti di via paruta se ne fregano e alle 18,00, puntuali, appuntamento alla finestra. Studenti? Non so, non li conosco sono qui da poco, penso siano studenti perché sono passati un certo numero di anni ma mi ritrovo nel loro condividere una casa arredata alla meno peggio (da quello che si intravede dalle finestre) dove non si vede nessun adulto e in compenso si vedono alcune bottiglie di birra, delle casse e la musica a tutto volume. Certo in una casa più in la ci sono tre ragazzi (2 ragazze e un ragazzo) che non so ancora se sono studenti , ogni giorno si affacciano alla finestra con travestimenti diversi, oggi il ragazzo aveva una testa da cavallo e a ragazza una spada da Star Trek, non lo so in questi mi ci rivedo meno ma la voglia di andare a conoscerli quando tutto tornerà alla normalità è tanta. Ultima canzone e appuntamento a domani.

faccio giusto in tempo a preparare una crostata per la colazione(ho già detto farò tutte le passeggiate) ed è già ora di cena e dopo cena un colpo basso…la fiction di Montalbano e la nostalgia per la mia terra mi assale…

Gabriella


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