newsletter: Su pei monti

Un bagno di foresta fa miracoli


numero 21 – Newsletter dell’Associazione Arcoiristrekk – giugno 2022


Su “Nuovo Consumo” di aprile 2022 (per i pochi arcoirisiani che lo ignorano, il mensile dei supermercati Coop) leggo un articolo sul tree-sleeping, un bisogno di natura su cui si sono tuffati a pesce alberghi e agriturismi, creando cabine e spa e addirittura alberghi interi sulle fronde degli alberi. Finirà per fare il paio con il glamping, il glamorous camping, una contraddizione in termini. L’autrice pare entusiasta di tali iniziative, che, a suo dire, non deturpano ma si fondono armonicamente con la natura. Non condivido e non mi interessa.

Mi interessa, invece, ciò di cui la giornalista parla nel box a fondo pagina. Si tratta dello shinrin yoku, espressione giapponese, mal traducibile con “bagno di foresta”, che indica una vera e propria terapia prevista dal sistema sanitario del Paese del Sol Levante. Le passeggiate nei boschi sono raccomandate come cura contro alti livelli di cortisolo, pressione alta e basse difese immunitarie. L’autrice parla di 62 percorsi benessere tracciati sull’isola (senza specificare quale isola; considerando che il Giappone è tutto un arcipelago …) sulla base delle proprietà attribuite ad ogni essenza arborea. A esempio, il larice agisce sul metabolismo, la betulla sul cuore, il nostro caro faggio sul sistema immunitario.

Decido di saperne di più e su internet scopro che gli studiosi giapponesi hanno approfondito quel che già sappiamo sul benessere che ci dà il contatto con la natura, che influisce su di noi come antistress, rallentando il battito e contrastando la depressione. Il segreto sarebbe nei monoterpeni del legno degli alberi, che emettono sostanze che difendono gli alberi stessi dal marciume e dai parassiti e che sembrano benefiche anche per noi. Non tutti i boschi sono adatti, le conifere non rilasciano i loro oli essenziali, ma le querce, i faggi e le betulle sono generose.

Allora, continuiamo ad andare “su pei monti”, noi di Arcoiris, come facciamo insieme da venticinque anni, nei bei boschi di quercia e nelle faggete del nostro Appennino. In fondo, sotto sotto, noi lo sapevamo che erano i boschi giusti.

Marina M.

2 Comments

  1. Giusto! Proprio per fare un “bagno di foresta” e provare un po’ di “terapia forestale” ho proposto per sabato 22 ottobre una bella passeggiata nello splendido bosco di faggi dei Simbruini, con il “fogliame” che in quel periodo risplende nei colori autunnali 🙂
    forest bath, forest therapy, foliàge

  2. Già anche noi ci eravamo accorti dell’effetto benefico delle piante sul nostro organismo. Sarà per questo che abbiamo dato il nome di molte piante alle vie dei nostri quartieri? Ho il dubbio che non sortiscano lo stesso effetto, però. Peccato!

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